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Giorgio Bardella

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Giorgio Bardella è un appassionato d'archeologia fin da quando era bambino. Si trasferisce per lavoro da Firenze a Bologna a metà degli anni 50. Qui è attratto dal fascino delle grotte situate nella formazione dei gessi vicine alla città e in particolare da quelle attinenti alla presenza umana preistorica. Ha gli incarichi da parte della Soprintendenza ai Beni Archeologici dell'Emilia Romagna d'Ispettore Onorario per la Speleologia e per l'Archeologia. Scopre e studia diversi siti preistorici come, ad esempio, la frequentazione umana durante l'Età del Bronzo nella Grotta Serafini Calindri, nei gessi della Croara a S. Lazzaro di Sàvena, l'insediamento Eneolitico nella Cava due Madonne a Bologna, l'abitato di Botteghino di Zocca dell'Età del Bronzo, ubicato nella media vallata del torrente Zena. Nel 1985 inizia l'indagine sistematica di superficie sui resti della città romana di Claterna ad Ozzano dell'Emilia, che lo impegnerà per molti anni e darà vita al Gruppo Città di Claterna. Ha messo a frutto le tante esperienze acquisite sul campo, iniziando l'attività didattica presso le scuole elementari, medie e superiori, con corsi indirizzati all'archeologia sperimentale. Nel 2010 presenta, con la casa editrice “in.edit”, una monografia sui rinvenimenti del Paleolitico inferiore della vallata del torrente Sillaro nel comune di Castel S.Pietro Terme, in stretta collaborazione con la Soprintendenza e il locale Gruppo per la Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali.

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